In queste foto c'è solo una parte del fine settimana trentino.
Un fine settimana di corso e di scambi professionali, di interazioni e comunicazioni. Un fine settimana di scambi di esperienze.
Quest'anno ho deciso di fare una due giorni sull'uso del seqex per aiutare nel riequilibrio del vago. Sempre per rimanere nel tema base di quest'anno: il trauma.
Abbiamo parlato di vago dorsale e vago ventrale, di come questo grande nervo ci aiuti sia nel difenderci che nel farci socializzare.
Ma anche di come spesso - e in questo periodo in modo evidente - il nostro vago dorsale abbia preso il sopravvento e ci faccia vivere in uno stato di allerta perenne, per tutto. Anche per le minime cose. In questo modo però vediamo tutto come pericoloso, tutti come nemici, ogni parola come un attacco. E non riusciamo a godere e gioire di nulla. Senza tenere conto di quanto tutto questo lavori, in modo negativo, sul fisico: sul cuore, sui polmoni, sul sistema immunitario, sull'apparato gastrointestinale, sulla muscolatura, sul sistema endocrino.
Il problema è che il nostro vago ha iniziato a funzionare così per difenderci e non ha più smesso, rendendo questo il nostro modo automatico di reagire.
Ma abbiamo parlato anche di come il corpo vive nel presente mentre "la testa" spesso sia ovunque tranne che nel presente. Di come la memoria possa giocarci brutto scherzi, perché se ricordo brutte esperienze passate, le emozioni non vissute ed elaborare il mio corpo le vive come presenti. E reagisce ora mettendo in sofferenza i nostri organi.
La cosa bella è che chiunque può lavorare col vago: il fisioterapista, per ridurre le tensioni muscolari e correggere atteggiamenti posturali errati, oltre che aiutare a sbloccare il diaframma. Il gastroenterologo, migliorando la funzionalita digestiva e problemi colico determinati da un iper funzionamento del vago dorsale. Il cardiologo, perché il vago agisce sul sistema di condizione cardiaco. Lo pneumologo, per l'effetto che ha sulla respirazione. L'endocrinologo, per l'influenza sul sistema endocrino.
Ma può essere di aiuto anche per le persone ansiose o per sportivi che non riescono a rendere in gara come un allenamento.
Potrei continuare all'infinito ma ci vorrebbe molto spazio e tempo. Ma ci saranno modi e tempi per farlo.
Quello che per me è stata una gran soddisfazione è che ci siano sempre più operatori interessati a capire come funziona e quali siano le molteplici possibilità di cura che offre un apparecchio del genere. E che, quando usato bene, aiuta tantissimo il paziente nella risoluzione di varie problematiche in tempi anche rapidi.
Ed un lavoro sul vago è di fondamentale importanza per poter aiutare sia il paziente che l'operatore o il medico.
E questo mi conferma la mia scelta di avere un ambulatorio specifico, nel quale utilizzare il seqex in associazione a tutte le altre terapie. Ero partita utilizzandolo nelle patologie osteoarticolari, associato o meno alla fisioterapia, poi nella terapia del dolore. Ora, finalmente, grazie anche ai vari accessori, è diventato un ausilio nel crear trattamenti personalizzato per numerosi problemi.
Perché la ionorosonanza riequilibra l'intero organismo, aiutando a rimettere in fase tutta la persona, i suoi tessuti, i suoi organi, il suo sistema nervoso, facilitando l'adattamento e quindi mettendo la persona in grado di risolvere i suoi sintomi lavorando sulle cause più profonde.
Ciò detto vi auguro una buona domenica.
E, a breve, vi informerò di una novità che sta partendo...e stavolta non allo studio.
Se volete saperne di più....basta aspettare.